Desaturazioni cerebrali - comuni, critiche e trattabili
La ricerca ha costantemente dimostrato che le desaturazioni di ossigeno tessutale cerebrale sono comuni in un ampio spettro di procedure chirurgiche e popolazioni di pazienti. Esse possono causare anche complicazioni significative se non trattate, tra cui:
- Aumento della durata della degenza in ospedale e in terapia intensiva (LOS)
- Maggiore incidenza di POCD
- Aumento della mortalità
Comprendendo l’incidenza, i rischi e gli interventi disponibili per trattarle, si può essere in grado di identificare e persino invertire, le desaturazioni cerebrali.
Incidenza e impatto delle desaturazioni cerebrali
In particolar modo, la popolazione di pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca ha dimostrato una significativa incidenza di desaturazioni cerebrali, associata a una vasta gamma di eventi avversi.1-9
Incidenza di desaturazioni nel paziente durante chirurgia cardiaca
Impatto delle desaturazioni cerebrali tra i pazienti cardiochirurgici
Tempo al di sotto della soglia ed esiti negativi
Fischer et al. data13 mostra la relazione tra saturazioni cerebrali più basse, eventi avversi gravi e persino la morte.
Per maggiori informazioni sui rischi e gli esiti delle desaturazioni cerebrali
Preservare la salute cerebrale: capire e intervenire
Individuare, prevenire ed evitare le desaturazioni cerebrali è fondamentale per assicurare il mantenimento delle funzioni cerebrali del paziente.
Sebbene le desaturazioni possano portare a gravi complicazioni, con gli interventi giusti al momento giusto, questi eventi possono essere trattati e persino invertiti.
Invertire le desaturazioni può migliorare gli esiti
Le desaturazioni cerebrali derivano da uno squilibrio nel consumo e nell’erogazione di ossigeno tissutale cerebrale.
La mitigazione delle desaturazioni è strettamente correlata alla comprensione dei diversi fattori fisiologici che influiscono su questo equilibrio.
Questo grafico riassume gli interventi che hanno dimostrato di aumentare la StO2.
Successo degli interventi per invertire le desaturazioni cerebrali
È stato dimostrato che invertire o evitare le desaturazioni cerebrali porta a:
- Ridurre l’incidenza del deterioramento cognitivo
- Ridurre la permanenza in terapia intensiva
- Ridurre la degenza ospedaliera
Intervenire con sicurezza - ossimetria tissutale
L’ossimetria cerebrale è l’unica tecnologia che monitora l’ossigenazione cerebrale in modo non invasivo e continuo, permettendo ai medici di rilevare gli squilibri e ottimizzare la perfusione per evitare, e persino invertire, gli esiti negativi.
Usando la StO2 insieme ai segni vitali, al monitoraggio emodinamico avanzato e alle valutazioni di laboratorio, i medici possono identificare la causa principale degli squilibri e intervenire in modo appropriato.
La differenza del sistema ForeSight
Una visualizzazione completa e personalizzata dell’ossimetria tissutale è la chiave per trattare o invertire le desaturazioni, ma non tutti i sistemi di monitoraggio forniscono queste importanti informazioni.
Alcuni sistemi non sono progettati per tenere conto delle diverse anatomie dei pazienti, non forniscono misurazioni chiare e affidabili relative alla saturazione di ossigeno o non indicano la causa principale delle desaturazioni.
Grazie a una progettazione unica del sensore e all’esclusiva emissione luminosa nel vicino infrarosso (NIRS) a cinque lunghezze d’onda, il sensore ForeSight può tenere conto di queste differenze, in modo da consentire misurazioni StO2 affidabili per ogni singolo paziente.
Solo il sistema per ossimetria tissutale ForeSight:
- Tiene conto delle differenze individuali, tra cui il tono della pelle, le misure, l’età, la distanza pelle-corteccia e la gravità
- Fornisce valori della StO2 assoluti, rendendo opzionali i valori basali di preinduzione
- Si integra con la piattaforma HemoSphere per una visione all-in-one della perfusione del paziente
Visualizza il quadro completo dell’erogazione e del consumo di ossigeno
Trattare ed evitare le desaturazioni cerebrali è strettamente correlato a una visione globale dell’emodinamica.
Ecco perché il sensore ForeSight si integra con il monitor HemoSphere, fornendo parametri avanzati come la gittata cardiaca (CO) e la pressione arteriosa media (MAP), e permette di visualizzare queste informazioni su un unico monitor.
Questa visione “all-in-one” fornisce informazioni complete sull’emodinamica che possono consentire un’analisi approfondita per l’identificazione della causa principale degli squilibri, in modo da poter gestire gli interventi con sicurezza.
*PaCO2, Hgb, SpO2 attualmente non sono disponibili sul monitor HemoSphere
Formazione clinica Edwards
Formazione emodinamica per il progresso clinico
Nell’ottica di un impegno a lungo termine verso il miglioramento della qualità dell’assistenza per pazienti chirurgici e critici attraverso la formazione, la formazione clinica offerta da Edwards accompagna l’utente in qualsiasi fase del processo di apprendimento grazie a numerosi strumenti e risorse che forniscono un supporto continuo nell’affrontare le sfide cliniche di oggi e di domani.
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Riferimenti
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